TAVOLO PER IL SOSTEGNO A DISTANZA
Anche la nostra Associazione ha aderito al Tavolo per il sostegno a distanza aderendo e sottoscrivendo la ” carta dei principi e dei criteri di qualità per il sostegno a distanza “.
La Regione Friuli Venezia Giulia ha istituito a partire dalla seconda metà del 2005, quattro tavoli tematici:
- Tavolo per il sostegno a distanza
- Tavolo per il diritto all’acqua
- Tavolo migranti e cooperazione
- Tavolo educazione alla mondialità
I tavoli si occupano di programmazione di progettazione congiunta in tema di cooperazione allo sviluppo con i Paesi del Sud del Mondo e di sensibilizzazione su questi temi sul nostro territorio.
Il Tavolo permette alle Associazioni coinvolte di confrontarsi e soprattutto di promuovere la solidarietà valorizzando le risorse umane economiche ed organizzative presenti nel nostro territorio regionale.
Il sostegno a distanza è un’atto di solidarietà concreta e diretta che permette di accompagnare lo sviluppo umano di bambini, famiglie e comunità che vivono in condizioni difficili nei tanti sud del mondo. Con il sostegno a distanza è possibile favorire la lotta alla povertà garantendo alcuni bisogni e diritti fondamentali quali l’accesso al cibo l’assistenza sanitaria, l’istruzione e innescando quei necessari processi di auto sviluppo prevvisti anche dagli Obiettivi del Millenio.
Testi tratti dalla giuda ” INFOSaD”
http://www.forumsadfvg.it
CHE COS’E’ IL SOSTEGNO A DISTANZA?
Il sostegno a Distanza è un atto di solidarietà concreta e diretta che permette di accompagnare lo sviluppo umano di bambini, famiglie e comunità che vivono in condizioni difficili nei tanti Sud del Mondo. Con il Sostegno a Distanza è possibile favorire la lotta alla povertà garantendo alcuni bisogni e diritti fondamentali quali l’accesso al cibo, l’assistenza sanitaria, l’istruzione e innescando quei necessari processi di auto sviluppo previsti anche dagli Obiettivi del Millennio.
In che cosa consiste?
Consiste nell’inviare, tramite l’organizzazione promotrice, un contributo economico stabile e continuativo per favorire il processo di crescita del bambino senza sradicarlo dalla sua famiglia o comunità. Il beneficio di questa azione di solidarietà si trasmette anche alla sua famiglia e alla sua comunità con la quale vengono concertati specifici interventi di iniziative sociali ed economiche.
Quali sono le forme di Sostegno a Distanza?
Il Sostegno a Distanza ha sostituito il termine di “adozione” a distanza, foriero di molti equivoci, perché richiamava e presupponeva l’adozione giuridica, cosa ben diversa rispetto al Sostegno a Distanza promosso e divulgato dalle associazioni di solidarietà e cooperazione internazionale. Sostenere un bambino a distanza significa provvedere a ciò di cui ha bisogno e instaurare con lui, o con i referenti locali, un rapporto epistolare per essere aggiornati sulle sue condizioni di vita e sui traguardi raggiunti.
Negli ultimi anni, sempre più, si propongono nuove forme di SaD attraverso progetti in cui beneficiano non singoli bambini, ma tutti i minori del villaggio o un’intera comunità. Il contributo economico viene destinato normalmente alle attività scolastiche, di formazione professionale, di prevenzione sanitaria, di difesa dei diritti e mantiene sempre la caratteristica di essere costante nel tempo e non una forma occasionale di beneficenza. Le associazioni e i referenti locali, a loro volta, si impegnano a tenere costantemente aggiornati i sostenitori sull’intero progetto.
Esiste anche una forma di SaD che prevede la realizzazione di microprogetti: la costruzione di una casa di accoglienza, l’avvio di una scuola, la gestione di un ospedale, di un dispensario, ecc. Ogni microprogetto presenta caratteristiche particolari in relazione al Paese di intervento, al tipo di bisogno, alla durata del progetto e ai principi degli organismi promotori.
Chi sostiene il SaD?
Sono artefici del Sostegno a Distanza associazioni di volontariato, ONLUS, ONG, congregazioni missionarie, diocesi, parrocchie e associazioni presenti sul luogo, ma soprattutto i sostenitori che si rendono responsabili non solo della crescita del bambino e della sua comunità ma che prendono coscienza dei motivi per cui alcuni Paesi hanno bisogno di questa e di altre forme di solidarietà. Possono essere sostenitori i soggetti più svariati: un singolo, una famiglia, dei gruppi organizzati (enti, associazioni…), dei gruppi informali (compagni di classe, colleghi di lavoro, amici…), chiunque decida di impegnarsi in un progetto di accompagnamento e cura di bambini, famiglie e comunità. In qualsiasi forma si decida di intervenire, il sostegno non è mai a senso unico, perché consente a chi lo effettua di guardare il mondo con altri occhi e di mettere in discussione i propri stereotipi, pregiudizi e stili di vita.
FORUM SaD FVG
UNA PROPOSTA DI SOLIDARIETÀ PER UNA MAGGIORE GIUSTIZIA SOCIALE
Il Forum Regionale del Sostegno a Distanza vuole essere e diventare un luogo pubblico, una piazza dove le persone e le associazioni si trovano per discutere e per organizzare iniziative atte a promuovere e diffondere la cultura della reciprocità, della giustizia sociale, della solidarietà e della cooperazione a sostegno dei poveri ed emarginati dei tanti Sud del Mondo.
La sua costituzione è stata possibile grazie alle attività promosse dall’Assessorato Regionale alla Pace, Cultura e Istruzione e dal coordinamento del Tavolo SaD realizzato dal Crelp e dalle associazioni che hanno partecipato attivamente ai lavori del Tavolo.
Auspichiamo che questo Forum Regionale diventi una sede effettiva e partecipata, un luogo di incontro in grado di diffondere il messaggio di solidarietà e di condivisione dell’altro attraverso la promozione e la diffusione del SaD quale forma di scambio e confronto fra soggetti per la promozione di società più giuste. Un luogo dove sia possibile impegnarsi per migliorare la tutela e la protezione dell’infanzia povera e assicurarle un adeguato sviluppo umano.
“Tutti gli esseri umani nascono liberi ed uguali in dignità e diritti”, afferma la Dichiarazione Universale dei Diritti dell’Uomo dell’ONU e, tuttavia, in vari contesti socio-culturali è sotto gli occhi di tutti il disconoscimento e, talvolta, il disprezzo di tale ideale.
La stessa società occidentale contemporanea, sempre più caratterizzata dalla convivenza multirazziale, conosce con frequenza fenomeni di discriminazione e di intolleranza, sovente generati dalla paura della diversità. Oggi nel mondo vi sono ancora troppe persone costrette a vivere in condizioni umanamente al limite, alle quali è necessario prestare un adeguato sostegno perché siano poste le basi di un auto sviluppo del loro Paese. Tale consapevolezza, unitamente all’intento di promuovere una cultura della pace e una sensibilizzazione della convivenza democratica nella nostra società, regola l’autentico spirito del SaD e accomuna tutte le associazioni che nel Sostegno a Distanza individuano un’espressione di solidarietà.
Per questo le associazioni riunite nel ForumSad FVG concepiscono il SaD come una nuova forma di solidarietà che si esplica attraverso un impegno morale nel sostenere economicamente minori, famiglie, comunità bisognose per migliorare le loro condizioni di vita lì dove esse vivono; credono che il ponte di solidarietà, ovvero la funzione di collegamento tra beneficiari e sostenitori, debba mirare a realizzare non interventi isolati o fine a se stessi, ma azioni inserite in piani di sviluppo più ampi, attraverso la promozione umana e sociale di tutto l’uomo; ritengono che l’espressione dell’autentica solidarietà consista nel dare a queste persone l’opportunità di diventare protagoniste del proprio sviluppo in quanto persone umane, soggetti di libertà, uguaglianza, giustizia; chiedono a tutti coloro che ancora non colgono l’imperativo etico di una maggiore giustizia sociale di impegnarsi in prima persona, nella convinzione che nessuno possa esimersi dall’assumere comportamenti e stili di vita eticamente coerenti.
Possono aderire al ForumSad FVG tutte quelle associazioni non profit che svolgano attività prevalenti di SaD, si riconoscano nello Statuto e nelle finalità del ForumSaD FVG, aderiscano alla Carta dei Principi e dei Criteri di Qualità predisposta dal Forum Permanente per il Sostegno a Distanza.
CARTA DEI PRINCIPI PER IL SOSTEGNO A DISTANZA
La consapevolezza che nel settore del Sostegno a Distanza operano tanti e diversi soggetti di varia estrazione e portata culturale e sociale, costituiti in differenti forme organizzative e istituzionali (gruppi amicali informali – parrocchiali – privati, congregazioni o istituti ecclesiali, associazioni, ONG, comitati, coordinamenti, fondazioni…) e la necessità di tutelare i diritti dei bambini e delle comunità sostenute e di garantire i diritti delle persone alla trasparenza e al buon uso del loro dono hanno portato alla creazione della Carta dei Principi per il Sostegno a Distanza.
Le organizzazioni che la sottoscrivono operando nel rispetto delle norme dello Stato italiano e dei principi contenuti nei seguenti documenti
- Dichiarazione Universale dei Diritti dell’Uomo, 1948
- Convenzione Internazionale sui Diritti dell’infanzia, 1989
- Convenzioni dell’Organizzazione Internazionale del Lavoro, 1973, 1999
- Dichiarazione delle Nazioni Unite sull’eliminazione della violenza contro le donne, 1993
- Legge italiana contro la prostituzione minorile, 1998
si impegnano a:
- Promuovere il Sostegno a Distanza quale gesto di libera e solidale condivisione con chi è nel bisogno.
- Sviluppare l’informazione e la formazione multiculturale. Le organizzazioni, con un’azione concreta di politica sociale, danno voce a minori, adulti, famiglie e comunità costretti a vivere in situazioni difficili e, nell’avvicinare culture e società diverse, ne promuovono l’interscambio e il rispetto reciproco, valorizzando la persona nella sua dignità dentro ogni contesto e cultura.
- Caratterizzare questo gesto solidale rispetto alle altre forme di solidarietà basate sulla raccolta fondi occasionale o per emergenze. Le organizzazioni metteranno in evidenza nei loro progetti la continuità dell’impegno del Sostegno a Distanza che acquista un duplice valore: educa il sostenitore alla consapevolezza dei disagi e della povertà in cui versano milioni di persone e garantisce al contempo un finanziamento stabile per l’attuazione del progetto.
- Rendere consapevole il sostenitore dell’importanza del suo aiuto economico costante nel tempo, anche se il sostenitore può recedere dall’impegno preso; in questo caso, le organizzazioni si impegnano a ricercare in tempi brevi chi lo sostituisca e, nel frattempo, a utilizzare tutti i propri strumenti per garantire il proseguimento dei progetti.
- Mettere a disposizione presso la propria sede il bilancio o il rendiconto annuale e renderlo pubblico secondo le norme previste. Ciascuna organizzazione si rifà alle normative vigenti in merito alla propria configurazione giuridica: al proprio Statuto, alle leggi relative all’Albo regionale del volontariato, alle disposizioni in merito agli enti del Terzo Settore “non profit” ONLUS e alle ONG, alla Carta della Donazione e alle normative proprie per gli enti ecclesiastici.
- Comunicare al sostenitore l’effettiva somma destinata al beneficiario del SaD e quella trattenuta dall’organizzazione per le spese di gestione, come garanzia sul corretto utilizzo dei fondi e informazione sulle modalità di intervento.
- Valutare con accortezza le richieste di aiuto ricevute ed avviare un progetto solo là dove esista l’esplicito consenso della comunità interessata. Le organizzazioni garantiranno che i loro operatori o delegati agiscano con il consenso della popolazione locale.
- Agire in modo che il SaD sia strumento di promozione all’autosviluppo del beneficiario, della sua famiglia laddove esista e della sua comunità. Per evitare che questo aiuto economico diventi una forma di assistenzialismo, nei Paesi in cui interverranno, le organizzazioni coinvolgeranno le comunità nella realizzazione e nella gestione dei progetti con un accompagnamento stabile alle persone, complementare e non sostitutivo.
- Verificare con attenzione l’affidabilità e il lavoro di eventuali partner esteri e ad adoperarsi per garantire il buon esito del progetto anche in caso di loro inadempienze. Le organizzazioni si impegnano a comunicare al sostenitore da chi è curata in loco la realizzazione del progetto e a valutare l’affidabilità e l’efficienza dei referenti locali o dei propri collaboratori impegnati nell’attuazione degli interventi di sostegno.
- Confrontarsi con le altre organizzazioni che operano con le stesse finalità nel perseguimento degli obiettivi di solidarietà e pace, rispettandone le diversità.
Le organizzazioni si rendono disponibili a forme di collaborazione tra loro, soprattutto nelle medesime aree geografiche e negli stessi settori di intervento. - Rispettare la Carta dei Principi per il Sostegno a Distanza. Le organizzazioni valuteranno l’opportunità di accettare la collaborazione e i finanziamenti di enti e istituzioni pubblici o privati secondo i principi richiamati in questa Carta