MARZO 2006
Quando si adotta un Paese
Prosegue con successo l’impegno della nostra associazione a favore della parrocchia di Naluggi
A marzo siamo ritornate ( io e Fabiola ) in Uganda, questa volta il viaggio è stato dettato da un’esigenza burocratica per l’avvio del progetto del pozzo. E’ infatti intenzione della nostra Associazione costruire un pozzo per l’acqua potabile che rifornisca sia il villaggio di Naluggi che altri 6 villaggi circostanti per un totale circa di 20.000 persone, la maggioranza delle quali bambini. Abbiamo parlato con i tecnici della ditta che realizzerà l’impianto stabilendo tempi, modalità d’esecuzione e pagamenti.
L’intero progetto della durata di 3 anni avrà un costo approssimativo di 62.000 euro. Durante il viaggio ci siamo inoltre occupate di controllare tutte le altre attività iniziate negli anni precedenti, ci siamo quindi recate nei villaggi dove in precedenza erano iniziati dei progetti per lo sviluppo della comunità.
Abbiamo visitato il villaggio di Kalangalo dove ci stiamo occupando di 30 orfani, che tramite una responsabile in loco sono stati riinseriti in un nucleo famigliare e possono frequentare la scuola con gli altri bambini.
Abbiamo portato medicine nel dispensario di Naluggi e presso il piccolo ospedale di Madudu dove con i soldi inviati l’anno scorso è stato costruito un nuovo reparto per la degenza dei bambini e sono stati acquistati lettini e materassi.
Abbiamo visitato l’ospedale di Kisubi, una struttura dove tre volte l’anno si recano dei medici italiani di Ancona, stabilendo con loro una collaborazione per ogni evenienza medica.
A Kwatampola abbiamo portato materiale scolastico e preso atto dei lavori effettuati con i contributi precedenti, come l’installazione di cisterne per la raccolta dell’acqua, la realizzazione di latrine per gli studenti.
Ci siamo recate presso i villaggi di Bugogo, Galiraya e Kyampisi dove l’anno scorso erano iniziati i lavori per la costruzione di nuove scuole.
C’è stato un incontro molto importante con i ragazzi che usufruiscono del programma di supporto agli studi iniziato l’anno scorso. Abbiamo parlato con loro e i loro parenti spiegando come funziona il piano di adozione a distanza, l’impegno da parte delle famiglie che provvedono al pagamento della retta scolastica ma soprattutto l’impegno che devono mettere loro per il completamento degli studi.
Questo viaggio è stato sicuramente molto impegnativo dal punto di vista di incontri, discussioni chiarimenti, per tutti i progetti che sono stati avviati negli anni precedenti. Dal punto di vista umano, tornare in Uganda è sempre una grande gioia, fatta di sorrisi, mani da stringere, pranzi da condividere e tanti tanti bambini da abbracciare.
Claudia Iacuzzo